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Il Liceo Cavalieri si aggiudica la prima edizione di dibattito del premio Ezio Brustia

il Premio Ezio Brustia è stato aggiudicato alla compagine del Liceo Cavalieri i Doxanti che, assieme alla rappresentanza degli studenti dell’Istituto Maggia le Forchette urlanti, ha posto in evidenza i termini di una questione complessa come quella della discriminazione di genere e della violenza sulle donne in Italia

Venerdì 8 marzo le studentesse e gli studenti del Liceo Cavalieri di Verbania e dell’Istituto Maggia di Stresa si sono riuniti, presso la sala di Villa Giulia a Pallanza, per svolgere un’intensa e significativa giornata di riflessione dedicata alle donne.

la squadra del Maggia

L’iniziativa è stata organizzata dalla Società Filosofica Italiana sez. VCO e dalla Società Assicurativa PluriAss Scuola, per ricordare lo studioso di Filosofia il dott. Ezio Brustia, la cui famiglia e i colleghi hanno dedicato un Premio alla sua memoria assegnato attraverso una gara di dibattito tra le scuole del VCO.

Le rappresentanze delle alunne e degli alunni del Liceo Cavalieri e dell’Istituto Maggia si sono confrontati sul tema: In Italia la cultura patriarcale è all’origine della discriminazione di genere.

Il dibattito tra le due scuole ha fornito l’occasione per approfondire, attraverso una ricerca storica e linguistica, un tema di drammatica attualità: la disuguaglianza tra uomini e donne ancora presente nella società italiana.

la squadra del Cavalieri con la Dirigente Cinzia Sammartano e il Professor Michele Rizzi

L’incontro dibattimentale si è articolato secondo il protocollo della Palestra di Botta&Risposta “Patavina Libertas”. Tale attività ha permesso alle studentesse e agli studenti di poter sviluppare le loro argomentazioni con riferimenti a Platone e a John Stuart Mill, con citazioni e con l’analisi dei termini “patriarcato” e “cultura patriarcale”, “sessismo” e “maschilismo”, introducendo diverse proposte interpretative rispetto alla tematica trattata.   

A conclusione dell’incontro, il Premio Ezio Brustia è stato aggiudicato alla compagine del Liceo Cavalieri i Doxanti che, assieme alla rappresentanza degli studenti dell’Istituto Maggia le Forchette urlanti, ha posto in evidenza i termini di una questione complessa come quella della discriminazione di genere e della violenza sulle donne in Italia. 

la premiazione

La giornata è stata introdotta dal giornalista e filosofo della tecnologia Bruno Mastroianni, docente incaricato di Teoria e pratica dell’argomentazione digitale presso l’Università di Padova, che ha trattato il tema della violenza verbale implicita, presente nel sistema culturale comunicativo come elemento di disparità. Mastroianni ha spiegato che attraverso i “non detti”, o frasi apparentemente innocue, si nasconde l’insidia di una cultura discriminante nei confronti delle donne, le quali ancora non hanno raggiunto la piena parità nella moderna società italiana.

Il filosofo ha anche evidenziato come il confronto dibattimentale sia alla base del processo educativo dei giovani, perché risulta essere uno strumento pedagogico essenziale per lo sviluppo del pensiero critico, elemento necessario per perseguire il rinnovamento sociale attraverso la partecipazione civile e condivisa di tutte le persone che compongono la società.

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Il Cavalieri a Padova per il dibattito

Una studentessa ci racconta in prima persona l’esperienza vissuta a Padova lo scorso 11 novembre, quando la squadra di dibattenti del nostro Liceo ha sostenuto l’incontro con una squadra avversaria

Una scuola senza voti: funziona? Questo è stato il tema – decisamente sfidante e attuale – su cui ci siamo confrontati sabato 11 novembre, contro il Liceo “Antonio Pigafetta” di Vicenza, in un incontro di dibattito regolamentato, svolto presso il Salone dell’Orientamento a Padova come evento di chiusura dell’ExpoScuola 2024.

foto di gruppo squadre e allenatori

La nostra squadra del Liceo Cavalieri, denominata Doxanti, ha sostenuto l’onere della tesi pro, la squadra vicentina Navicella dell’ingegno ha difeso le ragioni contro.
Il dibattito, sottoposto alla valutazione della giuria di esperti, ha seguito le regole del formato della “Palestra di botta e risposta” e della “Disputa felice”, denominato Patavina Libertas.

La preparazione prima del dibattito

La nostra partecipazione all’evento ha rappresentato un’occasione per allenare le abilità oratorie, ma anche per esercitarsi e dimostrare che si possono sostenere ragioni opposte senza scontrarsi: una palestra più che mai utile in un tempo dominato dalle discussioni sui social, in cui spesso i confronti prendono le forme di scontri fra tifoserie, dove alle argomentazioni si sostituiscono gli slogan.

Tutti noi dibattenti abbiamo vissuto un’esperienza unica nel suo genere, che ci ha arricchito e ci ha dato l’occasione di migliorare le nostre abilità tecniche del dibattito. Anche se abbiamo perso la sfida contro i nostri avversari, abbiamo capito i nostri punti deboli e siamo pronti a rafforzarli e chissà, magari uscirne vittoriosi una prossima volta. 

La squadra dei Doxanti

Trovandoci di fronte a tantissimi ragazzi e famiglie abbiamo sviluppato una nuova abilità: gestire l’ansia di parlare in pubblico, riuscendo, seppur non interamente, a mostrare le nostre capacità retoriche. 

La differenza dal punto di vista tecnico con l’altra squadra è stato un ottimo spunto per migliorare, anche grazie ai giudici, che, con il loro commento riguardo la performance di entrambe le squadre, hanno evidenziato punti deboli e punti di forza.

La premiazione di Simone Galli (5Bcl) “oratore del giorno”

Questa speciale esperienza ci ha orientato ancor maggiormente verso un miglioramento delle nostre facoltà relazionali, empatiche e oratorie, aggiungendo un tassello in più al nostro percorso di crescita formativa come studenti, come cittadini, come persone presenti nella vita activa della società.

Marta Comoli, 5B Classico

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Ho cambiato idea!

Sabato 20 maggio gli studenti del Cavalieri si sono cimentati in un interessante dibattito sul tema: “malvagi si nasce o si diventa”?

È stato un emozionante sabato pomeriggio quello trascorso presso la Biblioteca “P. Ceretti di Verbania, con un appassionante dibattito sostenuto dalla classe 1A Classico, guidata dalla prof.ssa Alessandra Santarelli, sul tema: “malvagi si nasce, o si diventa?”.
L’argomento è stato introdotto dallo scrittore Antonio Ferrara, autore del libro “Ero cattivo”, vincitore del
premio Andersen.
Lo scrittore ha dialogato con gli studenti sottolineando il valore della lettura e l’importanza della scrittura
come strumento per manifestare il disagio giovanile. Antonio Ferrara ha detto, nel suo dialogo con gli
studenti, che scrive storie di ragazzi per “risarcirli” di ciò che a loro manca, perché, egli sostiene, che si
cerca di realizzare i loro bisogni, ma si trascurano i loro desideri e, citando un verso di una poesia di Danilo
Dolci, Ferrara ha concluso il suo discorso con la frase: “Ciascuno cresce solo se è sognato”, ovvero
immaginare gli altri come ora non sono e avere la convinzione che la realtà si può cambiare solo se si
prende coscienza delle potenzialità di ciascuno.

La locandina dell’evento


Il prof. Michele Rizzi ha moderato l’incontro di dibattito, mettendo in rilievo il valore della discussione come espediente formativo per lo sviluppo del pensiero critico, che i bravissimi ragazzi della 1A Classico sono riusciti a realizzare pienamente con passione e divertimento.
Il progetto formativo si chiama “Ho cambiato idea!” ed è realizzato con la partecipazione della Società
Filosofica Italiana sez VCO e l’Associazione Sherazade.

Quest’ultimo è nato nel 2018 con l’obiettivo di formare al dibattito studenti e cittadini. Il progetto di quest’anno ha voluto coniugare lo sviluppo delle tecniche argomentative del dibattito con un percorso di
promozione della lettura giovanile. Successivamente alla formazione del docente, le classi partecipanti si sono affrontate in dibattiti regolamentati in merito a quesiti legati a decisioni compiute dai personaggi o a tematiche riferibili al libro prescelto dai ragazzi. Le classi vincitrici si sono sfidate in un mini festival finale presieduto dagli autori dei libri dibattuti.

1A classico

la locandina del progetto